La mia rosa d’inverno di Mario De Rosa
Fedele anche d’inverno
livida e scarmigliata
virginea m’affascina ,
seta, senza lasciarmi
in mondi senza vita.
Al tempo ormai frontiera
basta un fioco chiarore
di ghiacci e di cristalli
e inventa vene estatiche.
La nostra antica intesa
ci genera calore.
I pettirossi e i passeri
tra il brullo dei cespugli
come noi si difendono
da una caccia infinita.
Di te solitaria anima
del mio cuore regina
e delle nevi
io stringere vorrei
le desolate spine.
di Mario De Rosa
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